Bologna

Bologna

  • Connessioni ciclabili e strade scolastiche | Rete ciclabile Metropolitana di Emergenza | Ciclovia Val di Setta | Centro Mobilità S. Benedetto VS

Connessioni ciclabili e strade scolastiche

COMMITTENTE: Comune di Bologna
INCARICO: Progetto definitivo ed esecutivo
LUOGO: Bologna
DATA: 2021-22
GRUPPO DI LAVORO: NetMobility + nuvolaB architetti associati
GRAFICHE: NetMobility + nuvolaB architetti associati + Comune di Bologna

Il progetto ha voluto rimodulare e connettere percorsi urbani di offerta alla mobilità ciclabile e pedonale al fine di mettere in sicurezza tratti esistenti che richiedono una riqualificazione e miglioramento e/o ricuciture di percorsi esistenti al fine di dare continuità alla rete.
Gli interventi derivano dell’impulso alla mobilità sostenibile iniziato durante l’emergenza Covid-19.

In particolare, sono state introdotte le seguenti strategie:

  • riqualificazione di ambiti in corrispondenza di 5 scuole di infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado, ove è stata riscontrata mancanza di spazio pubblico a favore della socialità o dove lo spazio a disposizione risultava fortemente sbilanciato nei confronti dei veicoli a motore rispetto a quello destinato all’utenza debole;
  • completamento della rete ciclabile strategica lungo le direttrici della rete stradale principale maggiormente coincidenti con le linee di desiderio degli spostamenti ciclabili, anche in un’ottica di integrazione con la scala metropolitana;
  • realizzazione di itinerari caratterizzati da attrattività, continuità, riconoscibilità e linearità, attrezzandoli con un’adeguata segnaletica di indirizzamento ed ogni altro strumento necessario per percorrerli in sicurezza;
  • definizione di interventi per garantire una ciclabilità diffusa e sicura, connettendo alla rete strategica anche le aree a viabilità locale, attraverso la creazione di una rete ciclabile di supporto, isole ambientali e zone a traffico moderato.

Più in dettaglio, sulla spinta anche di una nuova visione delle infrastrutture della mobilità ciclabile, proposta dal Biciplan comunale e stimolate anche dal nuovo impianto normativo in atto, i principali elementi di progetto sono:

  • eliminazione di tratti di piste ciclabili esistenti su marciapiede con sostituzione delle stesse con corsie ciclabili;
  • tracciamento di nuovi tratti in corsia ciclabile;
  • creazione di percorsi pedonali in affiancamento a percorsi ciclabili esistenti per limitare l’interferenza ciclo-pedone;
  • definizione di zone 30;
  • adeguamento di intersezioni e attraversamenti al fine di dare continuità ai percorsi ciclabili esistenti, con colorazione della corsia ciclabile e/o introduzione di isole laterali di rifugio, isole salvagente, platee rialzate di intersezione;
  • realizzazione della continuità del percorso ciclabile in rotatoria con introduzione di anello ciclabile interno (per le rotatorie di minore dimensione e/o a minor traffico) o di anello ciclabile esterno (con rimodulazione della carreggiata in anello).

Rete ciclabile Metropolitana di Emergenza

COMMITTENTE: Città Metropolitana di Bologna
INCARICO: Progetto preliminare ed esecutivo
LUOGO: Comuni di San Lazzaro di Savena, Anzola dell'Emilia, Calderara di Reno, Sala Bolognese, Casalecchio di Reno, Zola Predosa, Castel Maggiore, Granarolo dell'Emilia, Castenaso, Pianoro
DATA: 2020
GRUPPO DI LAVORO: NetMobility
GRAFICHE: NetMobility

Alla luce dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla mobilità e degli indirizzi generali della pianificazione, Città Metropolitana di Bologna si è impegnata affinché nell’immediato fosse possibile realizzare una serie di interventi sulle principali direttrici ciclabili territoriali definite dalla rete Bicipolitana Metropolitana per collegare i Comuni “di prima cintura” al capoluogo.

Inizialmente è stata condotta da Città metropolitana, con la collaborazione dei Comuni, un’attività di indagine e raccolta delle informazioni che ha consentito di rappresentare lo stato dei diversi tratti che compongono ciascuna direttrice della Bicipolitana (esistente, in cantiere, programmato, pianificato, da progettare).

Successivamente si è avviata una fase propedeutica alla vera e propria progettazione esecutiva mirata ad individuare quali interventi risultino realizzabili nel breve termine sulla base dei seguenti criteri:

  • funzionalità. L’intervento deve appartenere ad una direttrice di Bicipolitana, da intendere in senso lato come quel percorso o insieme di percorsi che consentono la connessione ciclabile sicura, confortevole e il più possibile diretta tra due punti toccati dalla direttrice
  • prossimità. Si dà priorità ai tratti di direttrici che interessano i comuni di prima cintura attorno a Bologna, in quanto potenzialmente interessati dalle maggiori criticità legati a spostamenti sistematici da e verso il capoluogo
  • fattibilità immediata. Nella logica “emergenziale” l’intervento non richiede procedure articolate né opere edili di particolare rilievo, ma piuttosto opere “leggere” di segnaletica verticale e orizzontale e di realizzazione / installazione di altri elementi funzionali alla messa in sicurezza dei percorsi

Le tipologie di intervento scelte risultano da un lato soddisfare i criteri della fattibilità “immediata” dall’altro contribuire all’attuazione delle strategie delineate dal PUMS per il perseguimento degli obiettivi inerenti il modal shift, la vivibilità dello spazio pubblico, la sicurezza stradale a partire dal punto di vista della bicicletta.

Ciclovia Val di Setta (Bologna - Prato)

COMMITTENTE: Città Metropolitana di Bologna
INCARICO: Studio di fattibilità e PFTE
LUOGO: Comuni di Sasso Marconi, Monzuno, Marzabotto, Grizzana Morandi, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli, Camugnano
DATA: 2019 (fattibilità) e 2022-24 (PFTE)
GRUPPO DI LAVORO: NetMobility + ing. Nicola Ambrosi + ing. Franco Panelatti
GRAFICHE: NetMobility + ing. Nicola Ambrosi

L’idea della ciclovia della Lana (Bologna-Prato) è stata introdotta dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e dal Biciplan della Città Metropolitana di Bologna che prevedono, tra le strategie per lo sviluppo della mobilità ciclistica in ambito metropolitano, il potenziamento della rete per la mobilità quotidiana e cicloturistica.
La ciclovia della Val di Setta è individuata come diramazione dell’itinerario #2 Crevalcore – Porretta Terme della rete Bicipolitana per tutti i giorni. Il tracciato individuato per la mobilità sistematica si sviluppa tra Sasso Marconi e San Benedetto Val di Sambro ed è importante per le connessioni intercomunali fra le località di valle e le stazioni del treno.
La ciclovia della Val di Setta è individuata con l'itinerario #18 Ciclovia della Lana della rete Bicipolitana per il tempo libero. Il tracciato individuato collega Sasso Marconi al confine con la Provincia di Prato, all’interno della quale si svilupperebbe il tratto toscano.
L’itinerario si presenta come una nuova arteria per la mobilità lenta nella Val di Setta, funzionale sia al collegamento con la Ciclovia del Sole sia all’interconnessione della rete escursionistica e sentieristica presente sul territorio.

Centro di mobilità di S. Benedetto Val di Sambro

COMMITTENTE: Città Metropolitana di Bologna
INCARICO: Studio di fattibilità e PFTE
LUOGO: S. Benedetto Val di Sambro
DATA: 2021-2022
GRUPPO DI LAVORO: NetMobility + nuvolaB architetti associati
GRAFICHE: NetMobility + nuvolaB architetti associati

Gli interventi riguardano principalmente tre aspetti:

1. La riqualificazione del piazzale della stazione.
Si prevede di realizzare un’area pedonale nella zona antistante i due fabbricati ad uso pubblico in modo da migliorare l’ingresso alla stazione e gli spazi di attesa all’aperto, di ricollocare le fermate dell’autobus in modo da migliorarne la funzionalità e di dotarle di pensilina per l’attesa del mezzo pubblico oltre a spostare e valorizzare i monumenti delle stragi terroristiche avvenute nei pressi della stazione di San Benedetto Val di Sambro.

2. La riorganizzazione del sistema della sosta auto.
Le opportunità di riorganizzazione del piazzale dipendono dalla possibilità di spostare gli stalli auto oggi largamente presenti nell’area antistante la stazione. Tale necessità è anche una possibilità per mettere in sicurezza gli spazi di sosta esistenti in prossimità della viabilità principale e di realizzare i percorsi pedonali di collegamento tra le aree di sosta e l’ingresso della stazione. Inoltre, la previsione di un incremento della domanda di sosta in seguito al potenziamento del servizio ferroviario previsto dal PUMS richiede di trovare una soluzione che tenga in considerazione anche questo aspetto.

3. Il miglioramento delle connessioni lente con il territorio circostante.
Le connessioni pedonali con i centri abitati sono garantite attraverso un sentiero escursionistico, la via Mater Dei, che si interrompe in prossimità dell’area della stazione, costringendo i pedoni a muoversi in promiscuo con i mezzi motorizzati. Si individuano quindi dei percorsi dedicati che garantiscano una fruibilità sicura e confortevole dell’utenza pedonale e che permettono di riconnettere la stazione con il territorio circostante verso Santa Maria Maddalena e Spianamento. I collegamenti tra la stazione e la ciclovia Bologna – Prato sono invece garantiti tramite con la realizzazione della ciclovia della Val di Setta.